\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Per impulso di \b \cf4 \ATXht133511 Federico II il Grande\b0 \cf0 \ATXht0 (1740-86), campione dellÆ\b \cf4 \ATXht13351 assoluti
smo illuminato\b0 \cf0 \ATXht0 , la Prussia si afferm≥ come grande potenza europea, in competizione con lÆAustria per lÆegemonia sulla Germania. La sua ascesa non rispondeva, tuttavia, a un ideale di unificazione nazionale ma solo al desiderio di egemoni
a sullo spazio germanico.\par
LÆeco della \b \cf4 \ATXht13271 Rivoluzione francese\b0 \cf0 \ATXht0 incoraggi≥ moti giacobini e separatismi locali filofrancesi, ma non favor∞ le correnti liberali escluse da un circuito di grande respiro dalla frammentaz
ione degli stati tedeschi. Paradossalmente una spinta allÆunificazione, nelle strutture pi∙ che negli animi, provenne dalla risposta con la quale le armate napoleoniche ricacciarono attraverso il suolo tedesco le spedizioni controrivoluzionarie di Prussi
a e Austria. Provocando lo scioglimento del Sacro Romano Impero e dando vita alla Confederazione renana, con lÆacquisizione di modelli culturali e amministrativi dÆimpronta francese, la Francia espelleva lÆAustria dalla Germania e promuoveva di fatto un
embrione di unificazione. Invasa dalla Francia (1806), costretta allÆalleanza contro la Russia, dopo il rovesciamento delle alleanze (1813), la Prussia affront≥ il duplice processo di rinnovamento interno e di ripristino della sua egemonia sugli altri te
rritori tedeschi. Avvi≥ una moderata ma decisa modernizzazione destinata a rafforzare lÆamministrazione dello stato e a consentire la formazione di una struttura sociale definitivamente affrancata dai residui feudali. LÆabolizione dellÆordinamento corpor
ativo e della servit∙ della gleba e una limitata autonomia comunale, con suffragio censitario, aprirono la strada a una maggiore mobilitα sociale e ruppero il monopolio dellÆaristocrazia sulla proprietα della terra. Parallelamente la riforma militare all
arg≥ parzialmente la base sociale dellÆesercito restringendo il monopolio aristocratico.\par
Il consolidamento dello stato costitu∞ la premessa della guerra antinapoleonica che culmin≥ nella disfatta di Napoleone a Lipsia. A conclusione del \b \cf4 \ATXht142111 Congresso di Vienna\b0 \cf0 \ATXht0 , il 10 giugno 1815, fu creata la Confederazione germanica, con lÆadesione di 41 stati, Prussia e Austria comprese. Rimaneva la frantumazione territoriale della Germania che favoriva la persistenza di un potere
statale feudale. NΘ si plac≥ il dualismo austro-prussiano, nonostante la spinta allÆunitα di forze economiche e culturali. Lo Zollverein del 1834 fu il primo cospicuo frutto di queste aspirazioni, che confluirono nei \b \cf4 \ATXht1411 moti costituzional
i e liberali del 1848\b0 \cf0 \ATXht0 . Federico Guglielmo IV fu costretto a concedere la Costituzione in Prussia, ma allorchΘ lÆAssemblea nazionale di Francoforte con una opzione \i kleindeutsch\i0 (lÆalternativa \i grossdeutsch\i0 avrebbe significato
lÆegemonia dellÆAustria) il 27 marzo 1849 gli offr∞ la corona imperiale, fece il gran rifiuto, in odio ad ogni forma di legittimazione democratica e per timore di scontrarsi con lÆAustria. LÆaspirazione della Prussia a porsi come artefice dellÆunitα ted
esca sub∞ una battuta dÆarresto nel compromesso di Olmⁿtz con lÆAustria (novembre 1850).\par
Il conflitto con lÆAustria per la supremazia sulla Germania risultava soltanto rinviato. Esso entr≥ in una fase nuova dal momento in cui la gestione degli affar
i interni ed esteri della Prussia fu affidata, il 24 settembre 1862, a \b \cf4 \ATXht14261 Otto von Bismarck\b0 \cf0 \ATXht0 . Persuaso che lÆunitα della Germania fosse affidata non alla forza del liberalismo ma a quella della Prussia, Bismarck oper≥ con
abilitα, nel quadro delle forze in campo internazionale, per arginare e poi ridurre la presenza dellÆAustria. La questione dello Schleswig-Holstein, che port≥ alla sconfitta della Danimarca ad opera di Prussia e Austria, offr∞ la prima occasione di scon
tro diretto con lÆAustria, insieme a un progetto di riforma della Confederazione germanica che fu respinto da Vienna. Alla fine di giugno del 1866 la Prussia attacc≥ lÆAustria, che fu rapidamente sconfitta; la vittoria consent∞ alla Prussia di estendere
i suoi territori, di sciogliere la Confederazione germanica e di porsi alla testa di una Confederazione della Germania del Nord, con esclusione degli stati meridionali e dellÆAustria. Fu questa la prima tappa dellÆunificazione dallÆalto realizzata da Bis
marck. La seconda fu raggiunta a seguito della \b \cf4 \ATXht14241 guerra franco-prussiana\cf0 \ATXht0 \b0 del 1870-71 scoppiata per la successione al trono di Spagna. Il 18 gennaio 1871, forte del consenso anche degli stati meridionali alla Prussia, re
Guglielmo I di Prussia fu proclamato imperatore di Germania. Di l∞ a poco la Costituzione della Confederazione della Germania del Nord diventava Costituzione dellÆImpero germanico.\par
Era nato cos∞ il Secondo Reich, per iniziativa tutta dallÆalto dell
a Prussia con la definitiva soluzione a suo favore del dualismo con lÆAustria. LÆimpero che usciva dallÆunificazione era improntato al modello prussiano. Non solo la Prussia acquistava unÆegemonia territoriale e demografica assoluta rispetto agli altri s
tati tedeschi, il maggiore dei quali era il regno di Baviera: formalmente costruito come stato federale, composto di 25 stati e lÆAlsazia-Lorena come territorio del Reich, lÆimpero assicurava alla Prussia un incontrastato primato. Nel Bundesrat (la rappr
esentanza degli stati) la Prussia disponeva di 17 seggi su 58. Il comando delle forze armate spettava al Kaiser che era al tempo stesso re di Prussia; il cancelliere del Reich si identificava, per unione personale, con il cancelliere prussiano. La suprem
azia della Prussia era confermata dal sistema politico dellÆimpero, che prevedeva lÆesistenza di un parlamento (Reichstag) eletto a suffragio universale (ma con esclusione delle donne), avente poteri limitati.\par
LÆimpero era una monarchia costituziona
le: il governo non rispondeva al Reichstag ma al Kaiser, lÆunico a potere nominare e revocare il cancelliere. Il fatto inoltre che in Prussia vigesse il suffragio censitario influiva negativamente su ogni possibile processo di democratizzazione. Il poter
e legislativo e quello esecutivo erano saldamente in mano alla Prussia; lÆuso che prima Bismarck e pi∙ tardi Guglielmo II fecero di questi poteri e gli equilibri che di fatto si stabilirono fecero s∞ che sino al 1918 il predominio della Prussia non fosse
mai messo in discussione nΘ in pericolo. La gestione della cancelleria da parte di Bismarck (1871-90) si fond≥ essenzialmente sul sostegno della casta militare; la sua tendenza a rendersi autonomo nei confronti dello stesso Kaiser ha indotto a caratteri